mercoledì 30 giugno 2010

Strane sensazioni

Il solito giro di canali, una trasmissione che parla di casi irrisolti in italia, in primo piano la strage di Ustica, ce ne sono davvero tante di cose irrisolte in questo paese mi chiedo, qualche anno fa ci avrei passato la nottata a guardare una trasmissione del genere ma alla fine mi è arrivata da dentro una sensazione, quella sbagliata, del tipo "chi se ne frega tanto non si risolve nulla con tutte ste chiacchiere".
Allora mi chiedo se il tempo riesce a cancellare tutto, a seppellire anche la fiducia di dare giustizia a chi la aspetta da decenni, mille dettagli in tutti questi casi e la verità resta sempre più lontana, mi sembra impossibile!
Ed intanto ci rassegniamo? forse è così e basta!

saluti, mr.henri

venerdì 25 giugno 2010

No more Vuvuzelas

Come si fa a fare finta di niente? Non si può!

Torni a casa di fretta, lo stomaco chiuso che non riesci a mangiare, ti aspetti di vedere l'orgoglio della nazione all'opera, perchè oggi come oggi dell'italia c'è poco da essere fieri e vieni preso a pallonate da una delle ultime squadre del mondiale.

Poi la vergogna dei giocatori non riesci proprio a vederla.

Esci per una pizza di alleggerimento con gli amici che nel pomeriggio ti danno una bella notizia, di quelle che ti fanno davvero piacere e ti fanno passare l'amaro.

Ritorni e trovi le facce di cartone dei giornalisti RAI che non vedono l'ora di dire che ora tiferanno Argentina, buffoni incompetenti, secondo loro le vincevamo tutte 4-0 le partite, vorrei vedere quanto sono costati loro e le loro cazzate che invece di dare appoggio alla squadra ci hanno vomitato sopra per settimane.

Tutto ciò mi ha fatto ricordare perchè ho smesso di seguire il calcio 10 anni fa.

notte, mr.henri

lunedì 21 giugno 2010

follow the rabbit 2, the beginning of the ascent

Scolpite, si fa per dire, le prime tacche sulla cintura della soddisfazione.

L'aria fresca del primo pomeriggio estivo era favorevole al corridore solitario, solo quella bastava ad infondere coraggio, la giornata buona per rompere il fiato nella corsa in esterni, sul tappeto è tutta un'altra cosa, potrei girarci per ore.

La coniglia era lì, come sempre, e sfoggiava un giacchetto largo a nascondere le forme esili, dopo un primo giro di campo, circa un chilometro, le gambe cominciano a sciogliersi, altri due prima di aumentare il ritmo, il solito doloretto al ginocchio ma non ci faccio caso, non oggi, aumento il ritmo deciso a prenderle 1/5 di giro, tutto ok, uno dopo l'altro gli sto dietro di mezzo, ma non basta oggi sono in ritardo con i tempi e so che presto prenderà la via di casa.

Al settimo giro le sono quasi dietro, 100 metri, oggi non può salutarmi da lontano, mi accontento, rallento e aumento il respiro, sento l'aria che attraversa i polmoni e il cuore che batte forte, 185 a scendere, tre giri buoni quasi bastavano, c'è ancora da lavorare, sulla fiducia e sul ginocchio, ma questa sera il corridore solitario può tornare a casa soddisfatto.

saluti, mr.henri

venerdì 18 giugno 2010

in trincea sotto casa

Tutti in trincea anche questa mattina con rumori che rievocano colpi di mitragliatrice:




"....in attesa che arrivino i Tedeschi" dice il Turco a Tommy il piccolo (*)

(*) citazione dal film "Snatch"(2000 regia Guy Ritchie)

saluti,mr.henri

giovedì 17 giugno 2010

Dico tre parole; Sole, Mare, Rumore

Sole, che ti dà energia nelle giornate di lavoro iniziate presto, che ti fa regalare un sorriso pure dalla cassiera del bar sempre incazzata, che ti risveglia il buon umore;

Mare, sognato, limpido e fresco che ti avvolge la pelle dopo una bella camminata sulla spiaggia;

Rumore, della strada che ti circonda, dei lavori eterni di Roma capitale, del vociare del mercato sotto casa, che ti riporta alla giornata che resta;

saluti, mr.henri

domenica 13 giugno 2010

AMA, licenza di sfasciarti la macchina

Per la serie "non è un paese per onesti", ma lo si sa da tempo.

Qualche settimana fa un camion dell'AMA (azienda che smaltisce i rifiuti nel comune di roma) ha depositato un cassonetto, dopo averlo svuotato, sul paraurti della macchina di mio padre, circa 1500 euro di danno. Nessun biglietto da parte dell'autista per segnalare lo spiacevole incidente, come è suo dovere quando accadono queste cose, come suo dovere da onesto cittadino.

Contattata l'AMA con svariate telefonate alla compagnia automezzi si scopre che in casi del genere l'autista è tenuto a fare un "cid" come un normale incidente d'auto, ma se non lo fa e gli viene attribuita la colpa di un danno viene multato dall'AMA stessa oltre a seguire le conseguenze della mancata segnalazione. 
E' evidente che a fare il danno sia stato il mezzo dell'ama visto che non c'èra modo per altri veicoli di fare quel tipo di danno, naturalmente ho documentato tutto con foto all'assicurazione. 

Oltretutto i cassonetti si trovano non in una area delimitata da righe gialle ma sui parcheggi blu, la mattina che ho scoperto il danno, i 4 cassonetti erano tutti mal riposti, uno addirittura metà sul marciapiede.

Ovviamente dall'AMA non solo non si viene a sapere quale camion la notte del danno ha fatto servizio e ovviamente non si potrà mai sapere quale autista guidava il mezzo, omertà assoluta in un paese sempre più di merda che mi fa pensare che se all'estero ci chiamano mafiosi ci sia un motivo dopo tutto.
L'avvocato dell'assicurazione naturalmente senza "testimoni oculari" non smuove il culo.

Siccome quando vengo preso per il culo ci metto due minuti a diventare un figlio di puttana credo proprio  che la cosa non finirà quì, vi farò sapere.

saluti, mr.henri

venerdì 4 giugno 2010

follow the rabbit

Prima corsa in esterni della stagione: scarpe nuove, tuta nuova, cardiofrequenzimetro collegato al conta passi elettronico che registra la velocità e trasmette tutto all'orologio, cuffie nelle orecchie, mancano solo una piccola cosa "il fiato per correre", sono sempre stato come si dice in termini tecnici "spompato" per non parlare della mancanza di ritmo per questo ho preso il contapassi per mantenere la velocità giusta, costante, tenendo d'occhio la rilevazione della velocità sull'orologio, che mi distrae ogni tanto quindi devo stare attento ad evitare gli alberi.
Il corridore da villa non è come me che sono stagionale, il corridore da villa corre tutti i giorni, anche se piove e tira vento, non lo ferma nessuno come "il maratoneta", si conoscono tutti corrono a coppia mentre parlano, cosa per me impossibile, per me la corsa è solitudine, voluta, una cosa personale contro me stesso gli altri non contano.
Mi guardo in torno mente faccio due piegamenti fantozziani per evitare lo strappo del principiante e noto subito una ragazza, sui 30', che percorre il viale del museo Borghese, decido di partire dopo qualche secondo che mi passa davanti per prendere il ritmo, è molto in forma sicuramente è una corritrice abituale, scarpa tecnica, tuta leggera, cappellino rosa con stampato un coniglietto di playboy, capelli raccolti in una coda, perfetta!.
Naturalmente non ho il suo ritmo e la sua falcata, ad un certo punto si gira, ma è già lontana, tra me penso "tranquilla bambina non posso raggiungerti, ne riparliamo tra 2 settimane".

saluti, mr.henri