mercoledì 29 settembre 2010

....ma pigliatela sta lavatrice!

Il titolo del post è preso da una famosa gag su di un tizio (tale Mario Magnotta) a cui volevano appioppare (vendere) una lavatrice per telefono, tutto ciò per farsi due risate ma anche per introdurre un problema di altra natura, il risparmio energetico in casa.

Premetto che non voglio appiopparvi (vendervi) una lavatrice nuova ma solo fare una considerazione sui nostri consumi energetici, bollette alla mano è facile rendersi conto come per produrre acqua calda sia più conveniente usare una caldaia a gas, quella che già utilizziamo per uso domestico e quando accendiamo il termosifone. Fate un salto su questa pagina per rendervi conto come con questo semplice meccanismo, che ha dei costi ridotti (circa 160 euro), si possa risparmiare ben il 40% del consumo energetico di un lavaggio con la lavatrice. Forse ve ne avevo già parlato ma ora intendo prenderne un paio di questi arnesi, magari può essere anche un buon regalo per chi ha una famiglia numerosa.

saluti, mr.henri

lunedì 27 settembre 2010

Diceva il maestro....

" Non possiamo sottrarci all'architettura finchè facciamo parte della civiltà (....) "


Purtroppo maestro mi tocca risponderle che oggi nel 2010, lontani dal suo idealismo, ci siamo già sottratti dall'architettura!

Parlo di tutti quei bei discorsi che si fanno in questi giorni sulla periferia romana, tipo "abbattiamo Tor Bella Monaca per costruire un quartiere più vivibile ".
Ovviamente non discuto sul fatto che questo quartiere abbia delle grosse carenze dal punto di vista dei servizi, e sulla sicurezza, due giorni fa hanno trovato in un garage una raffineria di droga, ma sul fatto che tutta questa storia mi sembra l'ennesimo modo per creare guadagno a certe persone.
E' troppo facile dire abbattiamo, la prima domanda è: ma nel frattempo la gente che vive lì dove la metti? vuoi abbattere progresivamente ?, peggio mi sento crei casino a chi nel frattempo resta e aggiunge disservizi a quelli che già ci sono.
Ma il problema sta comunque alla radice;
- Negli anni '80 quando vennero costruite le famose torri c'erano già gli strumenti urbanistici, p.r.g. del 1962, per evitare che si creasse un quartiere dormitorio senza spazi di aggregazione e una identità di quartiere;
- C'erano già gli strumenti legislativi per evitare, che mentre si decideva cosa fare delle aree limitrofe, l'abusivismo crescesse degradando e penalizzando le costruzioni future, e poi fare l'errore di condonarle con una legge del '78.
Allora mi chiedo: oggi che intorno a Roma sta sparendo l'agro romano, per costruire centri commerciali e nuovi quartieri dormitorio, andiamo a ravanare lì dove ci sono ben altri problemi perchè quella zona fa gola a qualcuno? la risposta è sì, ci sono un paio di nomi di costruttori romani che potrei dare profeticamente se mai si arrivasse ad un concorso di appalto per rifare Tor Bella Monaca.

saluti, mr.henri

venerdì 24 settembre 2010

Cotta e maGnata, magari!



Ho proprio voglia di.......una fetta di parmigiana di zucchine, come mi è venuto in mente?
Probabilmente mi è arrivato qualche messaggio subliminale guardando la tv, ma forse più semplicemente perchè ne ho voglia, è l'unica pietanza che non ho imparato a cucinare, almeno come piace a me, forse sbaglio la cottura   o qualche fase della preparazione, ogni volta che cerco consiglio trovo opinioni discordanti.
Non che sia la cosa più importante del mondo ma ci tengo, dovrò provare, provare e riprovare sperando di non fare troppi macelli.

a presto, mr.henri

giovedì 9 settembre 2010

Recensioni

Torniamo alle buone vecchie abitudini:

Solomon Kane (Michael J. Basset 2010)

Kane è un mercenario che ha dedicato gran parte della sua vita combattendo per accrescere la sua fama, raggiunge il successo in battaglia ad ogni costo, sacrificando molti dei suoi compagni, senza farsi scrupolo delle sue azioni, in una delle sue ultime avventure una creatura infernale gli impone di non combattere più altrimenti perderà la sua anima, Kane si ritira in un convento ma presto dovrà tornare a decidere del suo futuro.

Il film è tratto dai racconti, e dagli omonimi fumetti, di Robert E. Howard, creatore anche del personaggio di "Conan il Barbaro", naturalmente non mancano al regista ed agli sceneggiatori gli spunti per far bene, il film è ben fatto, il ruolo del protagonista interpretato James Purefoy e gli altri interpreti, tra cui Max Von Sydow sono adatti ai loro ruoli, costumi e scenografie eccezionali, da vedere.

Pandorum, l'universo parallelo (Christian Alvart 2010)

Le risorse della terra sono agli sgoccioli, viene identificato un pianeta nella galassia da colonizzare e una nave viene inviata con a bordo coloni e scienziati, la nave è completamente automatizzata e l'equipaggio viene addormentato per resistere al lungo viaggio, ma due membri dell'equipaggio il tenente Payton ed il caporale Bower vengono risvegliati per far fronte ad una emergenza, ma gli effetti del lungo sonno ha cancellato parte della loro memoria.

Una ottima trovata quella che porta i personaggi a recuperare la memoria mentre aumenta il ritmo della storia e cresce il pericolo nel quale si trovano, ben girato e con colpi di scena ad effetto, scenografie di qualità che lasciano gli effetti speciali al minimo, anche gli attori fanno la loro parte con una buona recitazione, Danis Quaid nella parte di Payton e Ben Foster nella parte di Bower, da vedere.

saluti, mr.henri

lunedì 6 settembre 2010

ore 1.28

Sono stato una settimana a pensarci sopra, facendo maturare qualche paranoia, tipo il post precedente.
Poi ho fatto quello che mi riesce meglio quando devo risolvere un problema, metto tutto nero su bianco, su carta, infilo tutto in una busta, affranco, e spedisco.
Perchè? perchè una lettera scritta di pugno è molto meglio di una email, o di parole fredde e lucide ripetute nella mente e ridette tramite il microfono di un cellulare, perchè quando ti scivolano via dalle mani le rileggi e sai che è così hai ragione e basta.

ore 1.28 ,  la busta bianca scivola nella casella "per tutte le altre destinazioni".

Con questo post chiudo il ciclo " l'incomprensibile mr.henri " e passo oltre.

notte, mr.henri

giovedì 2 settembre 2010

Differenti mondi

Sono un totalitarista del lavoro?
A questo potrebbe rispondere solo chi ha lavorato con me, ma penso che la risposta sia SI.
Ogni volta mi faccio coinvolgere dal lavoro, il lavoro diventa quello che vedo in quel momento, in quelle ore e non c'è altro a volte per giorni, non ci sono orari e scuse, si lavora, chi mi sta a fianco in quel momento viene spremuto, sacrificato ogni suo neurone alla ricerca della soluzione, della fine del lavoro.
Quale è il problema? 
Il problema è che diventa comprensibilmente pesante starmi vicino perchè mi scordo di tutto e di tutti, di rispondere a quel messaggio che mi è arrivato da ore, di chiamare questa e l'altra persona, di rispondere al telefono cellulare, che odio, ma che ormai oggi bisogna avere attaccato all'orecchio.
Forse mi piace essere così, in cerca della redenzione almeno nel mondo del lavoro....

mr.henri