lunedì 13 giugno 2011

diurno bus

La scorsa settimana mi è capitato di dover rinunciare alla mia moto per gli spostamenti quotidiani ed ho ripreso l'autobus, mi trovo ora a fare una riflessione.

Sull'autobus ti capita di scambiare sguardi, sofferenze per la calca di gente che li occupa, scambiare qualche parola su un libro che ti porti dietro e che qualcuno ha notato, guardarti intorno e notare nel percorso che fai abitualmente più particolari, ascolti però mille telefonate neanche fossi in un call center, cosa che mi da estremamente fastidio specie se gli argomenti sono di una banalità estrema, maturi una profonda insofferenza per le attese ingiustificate ma puoi lamentarti con gli altri.

In auto o in moto ti concentri sulla guida, sulle buche, su quelli che impunemente parlano al cellulare e non si sa che traiettoria prendono quando fanno le curve, ascolti la tua musica, la tua radio, i clacson di quelli che se non parti alla Shumacher appena scatta il verde non si sa che succede, ti deprimi da solo per le code per quello che non si sposta di 2 centimetri per farti passare di lato.

Ad ognuno il proprio mezzo, io nonostante tutto continuo a preferire la moto perchè ti permette di sognare, sei fermo a quel semaforo che se giri ti porta a lavoro e puoi scegliere se tirar dritto e mollare tutto per un giorno, l'autobus è intrappolato nella routine dei suoi binari virtuali e ti porta avanti ed indietro sempre nello stesso modo.

saluti, mr.henri

2 commenti:

ale ha detto...

penso al treno e alla metropolitana e non riesco ad essere ...ecocompatibile neppure io :( ...preferisco la mia auto che mi distoglie dalle incazzature sui tempi, i costi e la scarsità quantitativa e qualitativa spaventosa del trasporto pubblico.
A volte poi la mia auto rimane l'unico luogo e l'unico tempo solo mio nell'arco della giornata.
Un abbraccio solidale :-)
ciao Mr. Henri!

Ale

Mr.Henri ha detto...

ciao Ale è proprio vero ci sono anche i momenti di riflessione, un salutone

mr.henri