giovedì 2 settembre 2010

Differenti mondi

Sono un totalitarista del lavoro?
A questo potrebbe rispondere solo chi ha lavorato con me, ma penso che la risposta sia SI.
Ogni volta mi faccio coinvolgere dal lavoro, il lavoro diventa quello che vedo in quel momento, in quelle ore e non c'è altro a volte per giorni, non ci sono orari e scuse, si lavora, chi mi sta a fianco in quel momento viene spremuto, sacrificato ogni suo neurone alla ricerca della soluzione, della fine del lavoro.
Quale è il problema? 
Il problema è che diventa comprensibilmente pesante starmi vicino perchè mi scordo di tutto e di tutti, di rispondere a quel messaggio che mi è arrivato da ore, di chiamare questa e l'altra persona, di rispondere al telefono cellulare, che odio, ma che ormai oggi bisogna avere attaccato all'orecchio.
Forse mi piace essere così, in cerca della redenzione almeno nel mondo del lavoro....

mr.henri

4 commenti:

Alessandra ha detto...

ma perchè? ma perchè Mr. Henri così duro con te stesso? non mi sta bene. Forse amo il mio lavoro anche se ci sta dietro il solito rosario di rogne e di lamentele. Io credo che sia differente dal tuo, ma se c'è un progetto, se c'è una meta, questa deve essere raggiunta e deve avere la sua buona dose di passione.
Redenzione?????????? son perplessa.
Dai!

Mr.Henri ha detto...

ma più che altro per gli effetti collaterali nella vita normale, comunque mi fa piacere di non essere una mosca bianca e di essere capito

Alessandra ha detto...

ok Mr. Henri ...non bisogna dimenticare proprio del tutto chi si ha intorno (famigliari e amici) ...ma spero che chi ti conosce personalmente sappia del tuo affetto e condivida con te i momenti lavorativi più duri e, comunque, la passione per il tuo lavoro.

Buon fine settimana :-)

Ale

Mr.Henri ha detto...

Ciao Ale, in effetti nella maggior parte dei casi è così, il problema è l'approccio con le nuove amicizie, ma sto cercando di farmi capire.

spero che hai passato un buon fine settimana, a presto

mr.henri